Ristrutturare la casa è un intervento che interessa molteplici aspetti tecnici che devono essere valutati in maniera coordinata al fine di ottenere il risultato fissato ed evitare inutili sprechi economici.
Prima di analizzare schematicamente gli elementi cardine di un intervento edilizio, è necessario fare chiarezza sulla terminologia corretta da utilizzare.
Comunemente, e spesso in maniera impropria, si parla di “ristrutturazione” della propria abitazione o, magari, in maniera decisamente più inopportuna di “restauro” quando, semplicemente, si ha intenzione di sostituire le finiture interne delle stanze come i pavimenti, le finestre o i placcaggi del bagno: in questo caso, invece, è corretto parlare di manutenzione ordinaria della nostra abitazione.
Quando, altresì, l’intervento programmato prevede, ad esempio, una nuova distribuzione degli spazi interni attraverso la demolizione e ricostruzione di pareti interne, si dovrà affrontare un intervento di manutenzione straordinaria.
L’intervento di ristrutturazione edilizia, invece, come sancito dal d.P.R. 380/2001, è un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto, o in parte, diverso dal precedente.
Evitando di scendere troppo nel dettaglio tecnico normativo, per ciò che ci occupa e per pura semplificazione pratica sarà sufficiente sapere che tutti gli interventi riguardanti gli interni della nostra abitazione sono classificabili come “manutenzione ordinaria” o “straordinaria”, mentre è opportuno parlare di “ristrutturazione edilizia” solo quando si interviene per modificare la sagoma esterna dell’edificio.
In questo articolo, pertanto, cercheremo di analizzare quali sono i passi più critici per un intervento di manutenzione straordinaria che è quello più comune.
Il primo aspetto da considerare e sul quale è opportuno fare molta chiarezza è quello economico.
Va detto fin da subito che non esiste un “prezzo a metro quadrato” su cui fare riferimento: questo è un errore molto comune per chi si cimenta la prima volta con un intervento simile.
Infatti, per lo stesso immobile è possibile spendere 400€/mq come 1.500,00 €/mq, o più, a seconda degli elementi scelti e delle loro finiture o, ancora, a seconda delle condizioni di degrado in cui si trova l’immobile che, a prima vista, può sembrare in “buone condizioni” ma che, invece, può nascondere diverse insidie riconoscibili solo da tecnici esperti.
Tale considerazione deve interessare, soprattutto, chi compra un immobile da rinnovare: prima di procedere con l’acquisto della casa è sempre consigliabile eseguire dei sopralluoghi con un tecnico per valutare l’effettivo stato e consistenza dell’immobile e, anche, procedere con indagini amministrative per valutare la reale legittimità delle opere realizzate.
Chiarito ciò, gli aspetti economici da considerare sono molteplici e, come anticipato, per ognuno di questi ci sono svariate possibilità di spesa.
Prima di tutto, è opportuno stabilire un budget al quale fare riferimento che consentirà, al professionista incaricato, di valutare al meglio la tipologia di intervento realizzabile in concreto.
Il passo successivo sarà quello di procedere con la redazione di un progetto ed un computo metrico: una volta in possesso di questi due elementi sarà immediatamente comprensibile quali saranno le aspettative per la “nuova” casa e, in questo modo, si eviteranno brutte sorprese ed inconvenienti a lavori già iniziati.
Un altro aspetto, per così dire, preliminare, è l’ottenimento dei permessi per eseguire i lavori: anche in questo caso, è sicuramente opportuno affidarsi a dei tecnici che sapranno indicarvi se, e quale, titolo edilizio è necessario ottenere, a quali costi e in che modalità.
In questa fase, quindi, è altamente sconsigliabile riferirsi direttamente ad un’impresa edile per un preventivo o per iniziare i lavori, in quanto, in primo luogo, è necessario che una persona da voi incaricata e di vostra fiducia vi affianchi durante tutto l’iter tecnico e burocratico per evitare errori ed inutili sprechi economici; in secondo luogo, l’errata scelta del titolo edilizio potrebbe, ad esempio, compromettere il diritto all’ottenimento di eventuali sgravi di tipo fiscale che, negli ultimi anni, sono diventati davvero vantaggiosi.
Per ciò che concerne la fase di progetto, invece, essa include l’analisi di vari aspetti: si valuta la migliore distribuzione degli ambienti a seconda delle esigenze del committente, l’interazione della luce naturale a seconda dell’esposizione scelta, e la scelta dei materiali e degli elementi da applicare o, ancora, dei sistemi tecnologici da inserire.
Tutti questi aspetti non possono essere considerati singolarmente, in quanto sono elementi caratteristici di un disegno organico e complesso che consente la piena interazione tra le scelte effettuate e le esigenze del committente, avendo come unico scopo comune il benessere di chi vive gli spazi.
Viene, dunque, in rilievo la figura dell’architetto che, con le proprie competenze e capacità, guida il committente nelle scelte che, a prima vista, possono sembrare disunite ma che, invece, sono strettamente connesse.
Lascia un commento